mercoledì 27 ottobre 2010

ALIMENTI E CAUSE E SOSTANZE CONSIDERATE ALLERGENI

Qualsiasi alimento può far scaturire una reazione allergica, ma alcuni hanno maggiore incidenza, soprattutto quelli che contengono o liberano istamina nell'organismo generando orticaria (cioccolato, fragole, ananas, frutti esotici, pesci, crostacei, uova, formaggi fermentati, cavoli, pomodori, spinaci, spezie, salsicce, salame, coppa, pomodori, peperoni, banane, spinaci, alcuni vini, birra ecc.).
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Se consumati in quantità elevate, infatti, possono causare sintomi simili a quelli di un'allergia (pseudo allergie), in quanto rilasciano nell'organismo un eccesso di istamina. Basterà limitarne il consumo per evitare di avere reazioni gravi e tornare ad una situazione di normalità.
Altra causa è ricondotta ai deficit enzimatici ossia all'assenza di particolari enzimi, necessari all'organismo per assimilare e metabolizzare gli alimenti.
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Tra le allergie più comuni si segnalano l'allergia alle proteine del latte vaccino, ai vari tipi di noce e alle uova, che solitamente si manifestano fin da bambini con sintomi di natura cutanea, gastrointestinale e respiratoria. Tra le intolleranze più diffuse si riscontrano quelle al lattosio e al glutine (celiachia), che generano un'alterazione delle pareti intestinali causando debolezza, irritabilità, diarrea e crampi addominali.
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Per ogni sostanza sono inclusi i derivati. Cereali contenenti glutine (grano, segale, orzo, avena, farro, kamut o i loro ceppi ibridati),Crostacei, Uova, Pesce, Arachidi, Soia, Latte (compreso il lattosio), Frutta a guscio (mandorle, nocciole, noci comuni, noci di acagiù, noci pecan, noci del Brasile, pistacchi, noci del Queensland), Sedano, Senape, Semi di sesamo, Anidride solforosa e solfiti in concentrazioni superiori a 10 mg/kg o 10 mg/l espressi come SO2.

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