Passeggiando sotto i portici di corso Vittorio Emanuele II a Torino, ci si sorprende a vedere deposti sulla paglia, quei grandi "regali" di mucca dal colore e dalla forma inequivocabili.
Fortunatamente si tratta di una divertente e curiosa messa in scena. E’ successo venerdì 1° Ottobre… non si trattava di vere e proprie "buse" (termine di estrazione dialettale piemontese che indica un "estruso di natura bovina dalla forma caratteristica, che si è soliti incontrare lungo i sentieri", secondo una definizione da dizionario) ma di una nuovissima tipologia di cioccolatini.
Proprio a Torino, dove è nato il gianduiotto a metà dell'Ottocento, il mastro-cioccolatiere Francesco Ciocatto dal 1987 è il titolare di una delle pasticcerie più rinomate della città, Gerla, e "l'ha fatta grossa": ha osato "destrutturare" il classico gianduiotto, riproponendolo con cioccolato fondente fuori e pasta di nocciole all'interno, ma dandogli una forma che farà molto discutere. Appunto, la tipica "busa", che inequivocabilmente rimanda alle tracce delle mucche nei prati.
Ciocatto ha persino offerto un ricevimento sotto i portici per presentare le sue nuove creazioni. La maggior parte degli invitati al "busa-party", sorseggiando Barolo, avevano il sorriso sulle labbra.
A "istigare" verso questa avventura la pasticceria Gerla, s'è scoperto che hanno messo il loro zampino due simpatici "creativi", e cioè il copywriter pubblicitario Filippo D'Arino e il grafico Sergio Reyneri. Così "Le Busette", oltre ad avere un packaging accattivante, hanno un loro sito, un logo.
Un prodotto irriverente, è vero. Ma che ha destato lo stupore della gente… perciò complimenti Maestro!!!
Per dare un’occhiata alle altre golosità: http://www.giandujotto.it
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