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A seconda dei luoghi, la stagione della raccolta cade in diversi periodi dell’anno, ma ovunque è un momento molto delicato: i baccelli infatti possono essere staccati dalle piante solo a mano.
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Una volta prelevate, le fave vengono lasciate fermentare, per un periodo che va dai 2 ai 10 giorni, in vasche o fosse scavate nel terreno, poi vengono fatte essiccare al sole o in forni, in modo da scongiurare il rischio di muffe e parassiti.
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Segue la fase di tostatura, preferibilmente realizzata ad aria e non a fuoco diretto, in modo da eliminare umidità e acidità e favorire lo sviluppo dei principi aromatici. I semi, dopo essere stati sbucciati, vengono macinati e ridotti in granella: si ottiene così la pasta di cacao che, filtrata a grande pressione in particolari macchinari, si divide in burro di cacao e pannello, da cui si ottiene il cacao in polvere.
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A questo punto gli ingredienti per preparare il cioccolato ci sono tutti: si tratta di miscelare nelle giuste proporzioni cacao, burro di cacao, zucchero e, quando servono, latte e aromi per dar vita alla qualità richiesta.
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Segue la fase di concaggio, che consiste in una lunga omogeneizzazione a temperatura controllata in speciali conche dotate di bracci in movimento che mescolano alla perfezione gli ingredienti ed eliminano le ultime tracce di acidità e umidità esaltando gli aromi. Questo è un procedimento molto importante dal quale dipendono la pastosità, la rotondità e il gusto vellutato, ma anche la durezza e la brillantezza esterna del prodotto finale.
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Il cioccolato, oramai pronto, nella fase di modellaggio viene colato negli stampi, lasciato raffreddare e poi rifasciato e confezionato. E’ adesso pronto per arrivare negli espositori dei negozi e da lì sulle nostre tavole.
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